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Location

Immergersi nella natura

Inserito nel contesto naturale di Naturno, alle porte di Merano, ai piedi del Parco naturale Gruppo di Tessa in Trentino Alto Adige, Preidlhof offre un’esperienza unica per vivere il territorio e rigenerarsi nel corpo come nello spirito. Dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, lo splendido paesaggio dolomitico protegge e fa da cornice all’Hotel, che beneficia di un clima particolarmente mite e una vegetazione ricca di suggestioni mediterranee che cedono il passo, a quote più alte, a pascoli alpini in fiore, sovrastati da ghiacciai ed enormi distese di neve. Il paesaggio risulta molto vario grazie alla compresenza di diverse zone climatiche.

Un viaggio tra i parchi più belli

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L'hotel Preidlhof è immerso tra due dei più grandi parchi naturali dell’Alto Adige, il Parco nazionale dello Stelvio - che è il parco naturale più antico d’Italia, con i suoi paesaggi montani e la natura selvaggia - e il Parco naturale del gruppo di Tessa, il più vario grazie alla varietà di flora e fauna dovuti al dislivello di 3000 m. Una zona ricca di bellezze naturali che offre piacevoli passeggiate ed escursioni, camminate panoramiche e gite in alta montagna.

 

 

 

 

Lago di Caldaro

Il Lago di Caldaro è immerso tra i vigneti tipici dell’Alto Adige, a sud di Caldaro e poco distante da Termeno, patria del Gewürztraminer. Il particolare microclima lo rende il lago più caldo dell’arco alpino che in estate raggiunge una temperatura massima di ca. 28°C. Il lago di Caldaro non è solo conosciuto per il nuoto ma a causa della sua ventilazione favorisce l'esercizio di sport quali il windsurf e la barca a vela. Intorno al lago è possibile intraprendere una bella passeggiata circolare. In più la Strada del Vino passa vicino al lago di Caldaro, un’ottima occasione per degustare etichette pregiate.

Immagine: IDM Südtirol Benjamin Pfitscher



 

 

 

 

Val Senales

L'ingresso della Val Senales si trova proprio dietro a Naturno. Questa caratteristica valle è chiamata anche la "valle dei larici", poiché i suoi pendii sono ricoperti di bellissimi boschi di larice. Qui si trovano ancora molti idilliaci masi, costruiti secondo l'originale tecnica di costruzione con il legno, testimoni della vita in Alto Adige durante i secoli scorsi. In questa valle, ai piedi del ghiacciaio del Similaun, 10 anni fa è stato trovato "Ötzi", l'Uomo venuto dal ghiaccio. In Val Senales si trova anche l’Archeoparc, un parco archeologico didattico per scoprire il mondo della famosa mummia. Chi è ben allenato può visitare il luogo del ritrovamento, con un'escursione di 6-7 ore. Al fondovalle della Val Senales c'è la funivia del ghiacciaio della Val Senales con cui si raggiunge un'altezza di 3.200 metri: da qui partono meravigliose escursioni, inoltre la vista è spettacolare.

 

 

 

 

 

 

Val Martello

La Val Martello è una valle laterale della Val Venosta che si apre a sud e si trova immersa nel Parco Nazionale dello Stelvio. Nel fondovalle si erge il gruppo del Cevedale con il Monte Cevedale che con 3.769 metri ne costituisce la vetta più alta. Grazie al cospicuo dislivello nel Parco Nazionale dello Stelvio, vi cresce una varietà infinita di piante e fiori. Oggi la Val Martello è considerata la roccaforte della coltivazione delle fragole in Alto Adige, frutto che cresce tra i 900 e i 1.700 metri d’altezza. Ogni anno, la Festa delle fragole segna l’inizio del raccolto. Come escursione vi consigliamo il Sentiero delle fragole.

Immagine: IDM Südtirol Frieder Blickle

 

Le Dolomiti

Il "Regno dei Monti Pallidi" è leggendario. La Strada delle Dolomiti ci porta ad ammirare i più bei paesaggi e punti panoramici delle Dolomiti patrimonio mondiale dell’UNESCO, senz'altro un'esperienza da non perdere per chi trascorre una vacanza in Alto Adige. Attraverso la romantica Val d'Ega si raggiunge il Passo di Costalunga e il pittoresco Lago di Carezza, ai piedi del leggendario Catinaccio. Più avanti si arriva in Val di Fassa, a Canazei, per poi arrivare fino al Lago di Fedaia ai piedi della Marmolada. Lo spettacolo naturale al Passo Sella è immenso: a destra il massiccio del Sella e a sinistra il Sasso Lungo. Per una pausa caffè di presta la mondana Ortisei in Val Gardena, poi attraverso la Valle Isarco si ritorna a Bolzano e a Merano.

Immagine: IDM Südtirol Alex Moling

 

 

 

Lo Stelvio e l’Ortles

Il Passo dello Stelvio è il valico più alto d'Italia. Si trova a 2.757 metri, all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio, e connette Bormio (Lombardia) con Prato allo Stelvio (Alto Adige). I lavori cominciarono nel 1820 e vennero compiuti nel 1826. Con l'arrivo della prima guerra mondiale, il passo fu teatro di aspri scontri tra la fanteria austriaca e quella italiana, essendo il passo situato proprio sul confine italo-austriaco. Oggi, i 48 tornanti sono benvoluti dai ciclisti. Anche il Giro d'Italia spesso passa per il Passo dello Stelvio. In più ogni anno viene organizzata una giornata per le bici, durante la quale la strada viene chiusa al traffico. È degno di nota anche il centro visite del Parco nazionale, aquaprad. Poco lontano si trova Solda, un vero paradiso per escursionisti e sciatori, che confina a sudovest con le montagne più alte dell'Alto Adige: l'Ortles (3.905 m) e il Gran Zebrù (3.859 m).

 Immagine: IDM Südtirol Matt Cherubino

 

 

 

 

 

 

 

Il lago di Resia e il campanile nel lago

Il lago di Resia è un lago alpino artificiale nel comune di Curon in Val Venosta. Fino alla costruzione della diga nel 1950 c'erano tre laghi. La costruzione poi ha unificato due di questi e sommerso l'antico abitato di Curon Venosta. L'idea era di sfruttare questi laghi per la produzione di energia idroelettrica. La cima del vecchio campanile romanico di Curon risalente al XIV secolo emerge ancora oggi dalle acque. In inverno quando l'acqua gela, il campanile è raggiungibile a piedi. Intorno al lago si trova un percorso per il nordic walking e la corsa lungo 15,3 km. Grazie ai venti forti, in estate il lago si presta per il kitesurf, in inverno invece per lo snowkite e la slitta a vela.

Immagine: IDM Südtirol Marion Lafogler

 

 

 

Il Museo di Ötzi

Dal 1998, Ötzi e la sua esposizione occupano gran parte del Museo archeologico di Bolzano. La mummia è conservata, quasi nascosta, in un’apposita cella frigorifera oscurata che mantiene l’umidità e le condizioni climatiche e ne garantisce la conservazione. Oltre all’Uomo venuto dal ghiaccio sono esposti anche resti di indumenti e oggetti personali che vennero ritrovati vicino a Ötzi e ne raccontano la storia in modo comprensibile integrando reperti, testi didattici e postazioni video e multimediali. Insieme forniscono un quadro mai tracciato prima d’ora della vita quotidiana e dell’aspetto di un abitante delle Alpi vissuto oltre 5000 anni fa. Sono illustrati inoltre in ogni dettaglio anche il profilo medico e antropologico di Ötzi e il suo recupero sul ghiacciaio.

 

 

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